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In questa sezione del sito pubblichiamo una serie di articoli e ricerche scientifiche sui danni provocati dalla cannabis. Sono infatti sempre maggiori le evidenze sulle conseguenze dovute all’abuso di cannabis, in particolar modo se assunta in età adolescenziale.

DOMANDE E RISPOSTE

La cannabis fa male?

• Quali sono gli effetti della cannabis e più in generale delle droghe sulla psiche e sul cervello? Le risposte in questa pubblicazione ad opera del Dipartimento Nazionale Antidroga: “Cervello, mente e droghe. Struttura, funzionamento e alterazioni droga-correlate.
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• Bertha K. Madras, della Division on Alcohol and Drug Abuse dell’Università di Harvard, illustra alcune risposte neuroadaptive nei consumatori di marijuana.
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• Uno studio condotto da un gruppo di università ed ospedali australiani descrive gli effetti della cannabis sul feto durante la gravidanza. In particolare, le conseguenze sono incisive nello sviluppo neurologico del bambino, con danni irreversibili che in genere si manifestano nell’età adolescenziale.
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• Varianti delle piante di cannabis e danni alla salute. È il titolo del volume pubblicato dal Dipartimento Nazionale Antidroga e firmato da Giovanni Serpelloni. Un’analisi approfondita dei vari tipi di cannabis e delle numerose ripercussioni sulla salute dei fumatori.
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• Uno studio dell’Università di Colonia dimostra la correlazione tra cannabis e sviluppo dei più importanti disturbi psichiatrici come la schizofrenia e i disturbi bipolari, la depressione e l’ansia. Sulla base di studi epidemiologici gli autori dichiarano che il frequente uso di cannabis raddoppia il rischio di sintomi psicotici e di schizofrenia a causa della possibile alterazione del funzionamento degli endocannabinoidi come dimostrato anche dalla alterata densità dei recettori (CB1) degli endocannabinoidi postmortem nella schizofrenia. Inoltre gli autori dichiarano che il gruppo dei pazienti affetti da disturbi bipolari, non solo è correlato da frequente uso di Cannabis (rispetto ai controlli) ma anche che questo uso induce in questo gruppo sintomi maniacali.

“Cannabis and psychiatric disorders: it is not only addiction” di Leweke FM, Koethe D – Addict Biol, 2008, 13:264-75. Università di Colonia, Germany.

• Studiosi dell’Università di Berlino valutano gli effetti del consumo di cannabis, in particolare tenendo conto dell’età di inizio del consumo, sul deficit neurocognitivo con decremento del volume della sostanza grigia, così come del maggior rischio di incorrerere in episodi psicotici. Dal momento che il sistema endocannabinoide sviluppa i suoi specifici recettori durante l’età di 16/17 anni, l’apporto di esocannabinoidi produce l’effetto di un danno sul sistema proprio nell’età di consolidamento delle più alte funzioni cognitive.

“Impact of cannabis consumption on brain developement and the risk of developing psychotic disorders” di Gulowski Y, Lautenschlager M – Gesundheithswesen, 2008, 70:653-7. Università di Berlino, Germany

• Uno studio della Mount Sinai School of Medicine approfondisce i danni della cannabis sul feto. Gli autori pongono il fuoco del loro articolo sui pericoli dell’uso di cannabis in gravidanza (in utero exposure) quale interferente nel sistema endocannabinoide, in una review di articoli che esaminano le conseguenze neurobiochimiche e il loro impatto sui neurotrasmettitori in associazione a mutazioni genetiche del sistema neuronale. Concludono che lo studio di tali alterazioni fornisce anche un aiuto per l’identificazione di individui a rischio e aggiunge ulteriore conoscenza nella piattaforma di guida della salute pubblica riguardo al dannoso uso di Cannabis nella gravidanza.

“Neurobiological consequences of maternal cannabis on human fetal development and its neuropsychiatric outcome” di Jutras –Asward D et al. , Eur Arch Psychatry Clin Neurosci. 2009, 259:395-412 – Mount Sinai School of Medicine, One Gustave L. Levy Place New York NY, USA

• Secondo I risultati di uno studio del Massachusetts General Hospital (MGH), in pubblicazione sul Journal of Addiction Medicine, la risposta è affermativa. Come spiega il Daily Mail sintetizzando la ricerca, il 40 per cento degli adolescenti che smettono di assumere cannabis mostrano i sintomi di una vera e propria dipendenza.

Perché è più dannosa per gli adolescenti?

•L’uso regolare di marijuana nuoce al cervello degli adolescenti. Ad affermarlo anche l’Associazione degli psichiatri americani.

• Considerando che nel periodo adolescenziale si compie il delicato sviluppo dell’impalcatura biochimico-fisiologica della maturazione neuronale, gli autori di questo studio portano studi di correlazione tra l’assunzione esogena di cannabinoidi, in particolare il delta-9-tetraidrocannabinolo, e disturbi psichiatrici, come le psicosi e la schizofrenia.

“ Adolescent cannabis use and psychosis: epidemiology and neurodevelopmental models” di Malone DT et al. – Br J of Pharmacol, 2010, 160:511-22 – Monash University, Parkville, Vic. Australia

• Uno studio dell’Università della California ha esaminato il volume e l’eventuale asimmetria della regione dell’ippocampo, in adolescenti di età compresa tra 15-18 anni, divisi in coorti di consumatori di alcol, di alcol+cannabis e di sola cannabis, in confronto con campioni di controllo demograficamente sovrapponibili. Criterio di esclusione dallo studio era l’uso prenatale da parte della madre di entrambe le sostanze, o eventuali loro disturbi neurologici e psichiatrici. I risultati hanno dimostrato che per gli adolescenti pesanti bevitori si registrava un alterazione della simmetria dell’ippocampo, con riduzione del volume sinistro, per i consumatoridi sola cannabis l’asimmetria del volume dell’ippocampo mostrava un aumento del volume destro. Il gruppo dei consumatori di entrambe le sostanze non mostrava evidenti asimmetrie della regione ippocampale, ma dal punto di vista funzionale si registrava in questi una maggiore relazione con le difficoltà di performance dell’apprendimento.

“Effects on alcohol and combined marijuana and alcohol use during adolescente on hippocampal volume and asimmetry” di Medina KL et al. – Neurotoxicol Teratol, 2007, 29:141-52 – University of California, san Diego CA, USA

• Gli autori sperimentano gli effetti dell’astinenza prolungata dopo pesante uso di marijuana e di alcol in soggetti tardo-adolescenti riscontrando importanti disturbi del sonno, con incremento del cosiddetto periodo dei movimenti degli arti (PLMs).

“Sleep architecture in adolescent marijuana and alcohol users during acute and extended abstinence.” di Cohen Zion M et al. – Addict Behav, 2009, 34:976-9 – University of California, san Diego CA, USA

• Gli autori di questo studio dimostrano come nell’adolescente ancor più che nell’adulto gli effetti dell’uso di cannabis comportano anormalità neurocognitive riguardo all’apprendimento e alla memoria. Inoltre negli adolescenti tali deficità cognitivi persistono più a lungo anche dopo astinenza. Ciò è supportato da paralleli esperimenti condotti in roditori esposti alla cannabis in giovane età che in età adulta.

“The influente of marijuana use on neuroognitive functioning in adolescente” di Schweinsburg AD et al., Curr Drug Abuse Rev, 2008,1:99-111 – VA San Diego Healthcare System. CA USA

• Gli autori hanno studiato tramite risonanza magnetica per immagini la misura della corteccia medio-orbitale prefrontale (moPFC) in adolescenti (16-19 anni) dimostrando che nei consumatori di Cannabis, in confronto ai controlli, si registrava un decremento del volume della moPFC, regione particolarmente critica nei processi che coinvolgono il prendere decisioni e nel portare a maggiore impulsività. Il volume della moPFC presentava inoltre una correlazione con l’età di inizio dell’abuso, dimostrando che le alterazioni in questa regione consistevano nella riduzione della corteccia prefrontale proporzionalmente alla più precoce iniziazione alla sostanza.

“Altered frontal cortical volume and decision making in adolescent cannabis users” di Churchwell JC et al., Front Psychol, 2010 1:225. The Brain Institute, University of Utah, Salt Lake City, UT, USA

Legalizzare conviene davvero?

• Un’analisi approfondita della situazione in Colorado dopo la scelta di legalizzare la cannabis per uso ricreativo. Secondo la Rocky Mountain HIDTA, il numero dei consumatori è aumentato sostanzialmente sia tra gli adulti sia tra gli adolescenti. Dati allarmanti con pesanti conseguenze sul piano sociale.
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LE OPINIONI

Legalizzazione e lotta al narcotraffico. Un motivo ricorrente nel dibattito sulla cannabis. Ma è un’equazione che regge davvero? A pensarla diversamente era anche il giudice Borsellino..

“No a ogni tipo di droga”. Così Papa Francesco, a conclusione di un'udienza generale in piazza San Pietro. "Farà bene dirlo a tutti - le parole del Papa - semplicemente: no a ogni tipo di droga. Forza!”